CAPITOLO 1: Io sono Sailor Moon?

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 18/8/2011, 16:29
Avatar

❤ Atashi wa Higurashi Kagome desu ☆ InuYasha I ❤ YOU!

Group:
{ Kaggy ~ Kingdom's Princess •
Posts:
2,964
Location:
Dall'Epoca Sengoku, con il mio InuYasha e tutti i nostri amici <3

Status:


Nuova ficcy nata dopo aver visto l’ultima puntata del LIVE ACTION di Sailor Moon *-* Consiglio a tutti di vederlo, perché è bellissimo (^.-)* Dunque…. Devo però dire prima qualcosina riguardo alla ficcy… Poi potremo iniziare…. Dovete assolutamente leggere prima la scheda della ficcy, così potete capire delle cosine…^^ Ah, nonostante ciò mi rattrista…con l’iniziare dl nuovo anno scolastico la stesura di questa ficcy (come tutte le altre) verrà rallentata, se non sospesa del tutto. Mi scuso del disagio, ma ritengo che il mio futuro sia più importante di internet! =D Buona lettura! *OO*

CAPITOLO 1: Io sono Sailor Moon?

<<chibiusa-chaaaaaaaan!! La colazione è pronta!>>
<<arrivo mamma!>>
Buongiorno a tutti. Sono Chibiusa Chiba, ho 17 anni e frequento le superiori nell’unica scuola di 5 anni in tutto il Giappone. Abito a Tokyo con mia madre Usagi e mio padre Mamoru. Papà mi dice sempre che somiglio moltissimo alla mamma da giovane: ma io non sono molto d’accordo! Mamma è imbranata, sbadata, a volte pare stupida, non era brava a scuola e ritardataria. Io sono quasi il suo opposto. O meglio, anche io a volte sono sbadata o imbranata, ma a scuola vado bene! E sono (quasi) sempre puntale!
<<chibiusa-chan, nello zaino ti ho messo già il bento>> dice mio padre, sorridendo e passandomi lo zaino
<<oh, grazie papà>> mi avvicino,prendo lo zaino e gli do un bacio sulla guancia. Annuso l’aria. <<mamma, questo non è odore di bruciato?>>
<<eh?>> mi guarda, poi guarda la pentola fumante <<waaaaaaah!! Brucia! Brucia! Mamoooo!! Aiutoooo!!>>
<<ci risiamo…>> dico rassegnata. Prendo un pezzo di pane con la marmellata di more ed esco distrattamente da casa per andare a scuola. In realtà sono un po’ in anticipo, ma fa niente, così posso passare a salutare il ragazzo più bello di tutta al città: Tasuku Mojiri. È alto, muscoloso, intelligente, sensibile e ama i bambini. Un ragazzo fenomenale insomma. Peccato che, da fonti attendibile (sua sorella minore) pare si fidanzato con una ragazza che frequenta l’università.
Sua sorella minore è la mia migliore amica, si chiama Momo-Chan Mojiri, ha la mia età e ci conosciamo da molti anni. Infatti Tasuku-kun l’ho conosciuto proprio tramite Momo-Chan, andando anni fa a casa sua. Ricordo ancora la prima volta in cui l’ho visto: avevo 6 anni, e lui 13, stava uscendo dalla sua camera per cercare il cane ed è uscito spalancando la porta. Non sapeva che io ero proprio lì davanti e mi sono spaventata cadendo a terra. Appena mi ha vista si è scusato e mi ha aiutata ad rialzarmi, sorridendo. Sono rimasta rapita da quei suoi occhi così scuri e i capelli castani…
<<ha i capelli tinti, però>> mi dice Momo-Chan.
Sarà. Però è così affascinante…

<<chibiusaaaaaa-chaaaaaaan!!>>
Mi volto e vedo Momo-chan che mi raggiunge correndo. <<ciao Momo-chan! Tasuku-kun è già al lavoro?>>
<<si, stamattina è uscito molto presto…>> mi guarda i capelli. <<ti sei fatta ancora le codine alte!>> sbuffa facendo una smorfia.
<<ahahaha! Lo so che a te non piacciono… ma io le amo tanto. E poi Tasuku-kun dice che mi rendono molto graziosa! Perciò non penso che cambierò pettinatura…>> dico, attorcigliando una ciocca riccia dei miei scuri capelli raccolti in quelle solite alte codine.
<<ma ormai sono monotone! Sembri un po’ tua madre… ormai è adulta e ha una figlia grande… eppure si fa ancora quelle codine da adolescente! E se le chiedi il motivo…>>
La interrompo perché i miei occhi hanno avvistato la meraviglio in persona: <<ah! Tasukuuu-kuuun!!>> corro a salutarlo col sorriso e un po’ di rossore in viso. <<buongiorno..>>
<<…è perché tuo padre le dice che è bellissima con quelle codine…>> conclude Momo, pur sapendo che tanto io non ho sentito l’ultima parte. Sospira e mi raggiunge piano piano.
<<ah, ciao Chibi-chan! Come stai?>>
<<tutto bene, grazie… e tu?>>
<<bene bene… se non fosse per la stanchezza… hehe… Eeeeeeh, è dura lavorare!!>> detto ciò si stiracchia.
<<immagino…>> lo guardo incantata.
Momo ci raggiunge camminando piano con aria di chi la sa lunga e dice: <<come sta Reika-sam, fratellone?>>
Il ragazzo diventa rosso come un pomodoro ed esclama guardando la sorellina impietrito <<e tu coma sai di Reika?!?>>
<<ho visto per caso il tuo cellulare col desktop di te e lei insieme e la scritta “Reika Tasuku LOVE”… Ho intuito, fratellone, sai?>>
<<bhè, sono fatti miei comunque…>>
I due iniziano a bisticciare mentre sul mio viso si tinge un’espressione di delusione e speranza morta. Allora non era un dubbio: Tasuku-kun è davvero fidanzato con un’altra… e chissà com’è bella. Già che frequenta l’università è più grande di me…forse anche più intelligente…

Intanto nell’ombra, quattro figure mi osservano, ma io non me ne accorgo. <<eccola! L’abbiamo trovata! Avvertiamo …noi-sappiamo-chi?>> dice la prima.
<<no, prima aspettiamo. Non è ancora pronta.>> dice la seconda, sicuramente la leader delle quattro.
<<ma stava flirtando con quello lì?!? Che vergogna!>> dice un’altra indignata.
<<lo sai che ha dimenticato tutto, sorella!>> risponde la prima.
<<veramente non lo siamo più…>> dice in modo spensierato la terza, mentre guarda una farfalla volare vicino ad un gatto, che cerca di prenderla saltando.
<<aspettiamo nuovi progressi allora…>> dice la quarta, guardando la seconda seria, la quale annuisce con la testa.
<<bene… andiamo a scuola ora!>> e saltano via.

Dopo aver salutato Tasuku-kun insieme a Momo-chan mi sono avviata verso la scuola chiacchierando del più e del meno. Una volta a scuola, ci siamo messe al proprio posto in classe e abbiamo iniziato la lezione qualche minuto dopo.
La prima ora avevamo inglese: non per vantarmi, ma nella mia classe sono tra le più brave. Sono in classe con Momo-chan e con Ryo-chan, un altro mio grande amico. Momo-chan dice che ha una cotta per m, ma io non credo, perché si sta frequentando con una del primo anno: secondo Ryo non sono ancora una coppia, ma io penso che stanno molto bene insieme. La ragazza in questione è molto graziosa, a vederla sembra una idol! È un po’ più alta di me, con i capelli lunghi fino al sedere, un po’ mossi, il ciuffo che le copre un po’ la fronte e occhi da cerbiatta. Se non sbaglio il suo nome è Sae Takeguchi, perché Ryo la chiama sempre “Sae-Chan”.
<<chibiusaaaaa!! Momooooooo!!>>
Sia io che Momo-chan ci giriamo. Parli del diavolo…
<<ciao Ryo-Chan!>> saluto io, sorridendo. <<come va?>>
<<oggi non sei venuto con Sae-chan?>> chiede Momo-chan guardandolo con una faccia strana.
<<heeem…no… oggi aveva un po’ di febbre….heeem…>>
<<ah, si?? Ma che strano! No, perché ieri stava benissimo…>>
<<eeeeeh…la febbre colpisce all’improvviso…sai, no?...>>
<<maddai..?>>
Guardo interrogativa i miei due amici: sbaglio o mi stanno nascondendo qualcosa? <<ragazzi ma cosa state dicendo?>> chiedo, ma nessuno dei due mi risponde.
DIIIN DOOON DAAN!
<<eeeeh?? Ma è la campana! Ragazzi muoviamoci ad entrare o faremo tardi!!>> dico, entrando in aula e occupando il mio posto.
La mattinata trascorre tranquilla, tra un’ora e l’altra. All’ora di pranzo uniamo i banchi io Momo-chan e Ryo-chan e mangiamo insieme chiacchierando. Dopo pranzo si continuano le lezione con ginnastica e poi matematica (unica mia grande pecca. Sono una frana in matematica.).
<<aaah! E finalmente anche questa giornata è finita! Ora dobbiamo solo ripassare storia per domani, per l’interrogazione e siamo liberi!>> dico sorridendo.
<<io non ho per niente voglia di studiare. È troppo noioso…>> si lamenta Momo.
<<si, infatti. Senza contare che nella vita non penso sia importante sapere cosa abbia fatto Nobunaga durante la Battaglia di Okehazama!>>
<<bhè, è la storia del nostro paese, no? È noioso è vero, e forse è anche vero che non ci servirà in futuro sapere tuttissimo. Però è anche vero, e questo lo dovete ammettere, che è una delle più importanti battaglie che ci furono!>> ribatto convinta.
<<bha… sarà. A domani allora! Ciao ragazzi! Buon pomeriggio!>> saluta Momo-chan mentre si volta per seguire la strada che la porterà a casa.
<<vado anche io! Ciao ciao! A domani!>> Ryo si allontana correndo dalla parte opposta salutando con la mano.
<<ciao ragazzi!! A domani!!>> saluto io con la mano sventolante.
Inizio ad avviarmi a casa quando mi fermo all’improvviso: una strana sensazione, come se qualcuno a cui voglio molto bene è nei guai. Nella mia mente affiora un’immagine dei miei carissimi genitori che mi sorridono. Come un flash ho la sensazione che siano nei guai. “Maddai, Chibiusa. È impossibile. E questo lo sai anche tu.” Scuoto la testa. “Su! Ora a casa!” e continuo la mia camminata.
All’improvviso dal cielo cade qualcosa, che mi finisce sulla testa. <<waaaaaah! Ma che..?! Cos’è…?!>> metto le mani sopra la cosa e lo tolgo guardandolo. <<un peluche?>> Si tratta di un peluche di una gatta lilla con una mezzaluna sulla fronte. <<ma…? Da dove è venuta…?>> mi guardo intorno, poi in alto. Ma sopra di me c’è solo il cielo… <<bho… Bhè…>> mi avvicino ad un muretto e l’appoggiò lì. <<vedrai che il tuo padroncino ti verrà a prendere. Ciao!>> e me ne vado…
Faccio qualche passo quando sento una voce. <<chibiusa Chiba.>>
<<eh?>> faccio, fermandomi. Mi giro, ma non vedo nessuno. E noto che il peluche è sparito.
<<chibiusa Chiba…>>
<<ma chi…?>> mi giro di nuovo stavolta guardando in giro.
<<sono qui! >> continua la voce.
Abbasso lo sguardo. E… <<waaaaaaaaaah!!>> dallo spavento cado a terra: il peluche di gatto lilla si sta muovendo! E non solo! Sta parlando… sta dicendo il mio nome! Ma com’è possibile? <<ma ma…ma… ma i peluche non parlano e non si muovono!>>
<<ma io non sono un vero peluche, sciocchina!>> fece lei ridendo.
<<mi chiamo Diana, e ti stavo cercando!>> dice la “micina” sorridendo. <<per favore, mi potresti ascoltare?>> aggiunge.
Io ci ragiono un po’ su. Perché sto parlando con un gatto di pezza? E lo devo pure ascoltare? <<mmmh… ok. Ma…per forza qui?>> dico.
<<nono, certo. Andiamo nel parco…parleremo con calma…>>
La prendo in braccio e ci avviamo al parco lì vicino. Una volta sedute su di una panchina, iniziò il suo discorso. <<chibiusa-Chan, devi sapere….che anni fa, quando i tuoi genitori erano giovani…hanno combattuto su dei demoni che imperversavano sulla Terra. Ora, la notizia ti sconvolgerà parecchio: ma tua madre era Sailor Moon! E tuo padre Tuxedo Kamen. Ora che si sono sposati hanno perso i poteri…e tu ora, piccola Chibiusa, sei Sailor Moon! La sola, insieme alle altre Sailor Senshi e alla New Princess in grado di sconfiggere il nuovo nemico. Purtroppo su di lui non si sa moltissimo, in quanto rimane nell’ombra e attacca di rado perciò nemmeno gli altri esseri umani se ne accorgono. Ma è nostro dovere combatterli prima che attacchino sul serio! Mi capisci, vero? Chibiusa-chan…?>>
Sono rimasta così, a guardare quel pupazzo di pezza parlante. <<ok…Ditemi che è un sogno…>>
<<e’ la verità, Chibiusa.>>afferma la micina. Poco dopo aggiunge, saltando in braccio. <<senza contare che in questo momento i tuoi genitori sono in grave pericolo! I nemici infatti non sanno che tu sei Sailor Moon! Loro sono rimasti ancora a tua madre…cercheranno quindi di attaccarla e ucciderla…ma lei ormai non ha più i poteri! Chibiusa-Chan, tocca a te proteggere la tua famiglia!>> aggiunge convinta.
<<….Devo essere caduta e aver sbattuto molto forte la testa…>>
<<chibiusa-chan è la verità quello che ti sto dicendo!>> continua lei, quasi esasperata. Abbassa il muso, in silenzio, come se stesse riflettendo. <<ma ammetto che… per te dev’essere difficile. Quindi non preoccuparti…>> la luna crescente sulla sua fronte emise una forte luce, riflessa sulla panchina; comparve lì un cellulare colorato, tutto rosa, con una luna. <<appena ti sarai calmata e mi crederai contattami con questo. Ciao Chibiusa-chan!>> detto questo, si allontana correndo.
Io la guardo allontanarsi, sempre più confusa. Io sarei cosa? “forse sarà meglio tornare a…” Mi blocco. Dentro di me ho ancora la sensazione che la mia adorata mamma e il mio adorato papà siano in pericolo. Mi sembra addirittura di sentire le loro voci urlare dentro la mia testa. <<mamma! Papà!>> Senza pensarci due volte, mi metto a correre per cercare di fare prima.
Corro come una forsennata….sono davanti casa, apro la porta gridando <<mamma! Papà! State bene?>>
E i miei occhi si sbarrano. La casa è deserta, tutti i mobili sottosopra, in disordine, come se fosse entrato qualcuno. Entro titubante, col cuore che batte forte. <<mamma? Mamma dove sei?>> entro in camera dei miei, anche lì il disordine regna. <<papà? Papino, mammina dove siete?>> ho le lacrime agli occhi: il mio sesto senso mi dice che sono in pericolo. Ma dove posso cercare? Dalla tasca della borsa prendo il telefonino che mi aveva dato la gatta, quella Diana. Clicco col pollice un pulsante in cui c’è una faccia di un gatto e una luna.
<<chibiusa-chan? Sei tu?>>
Piango disperata. <<diana! Oh, Diana avevi ragione! I miei genitori sono spariti! La casa è nel caos più totale e non vedo i miei…ho paura!>>
<<chibiusa-chan non ti agitare. Arrivo lì in un attimo. Intanto chiuditi in casa e non uscire. Arrivo il prima possibile…>>
<<di-Diana….>>
<<non piangere, Chibiusa-chan. Ti prometto che ritroveremo i tuoi genitori…>>
<<si…>> metto giù la chiamata. Chiudo la porta e continuo a vagare per casa. Passa qualche minuto, che per me però è sembrata un’eternità. Dalla finestra della mia stanza sento graffiare. Mi volto e vedo Diana.
<<diana!>> dico, con ancora le lacrime agl’occhi.
<<chibiusa-chan…>> mi dice lei, col musino triste. Senza pensarci due volte la prendo in braccio a l’abbarccio mentre piango ancora più forte, gridando e gridando. Perché? Perché a me? Perché i miei genitori? Si, ok. Mamma è un po’ strana e forse papà si meriterebbe di meglio… ma non ho mai visto persone che si amano più di così! Ridatemi i miei genitori!
<<chibiusa-chan..ti sei calmata un po’?>> mi dice dopo un’ora buona passata a piangere sul suo pelo. Siamo sedute affianco al mio letto, per terra.
<<si…sniff…un po’…>>
Sorride. <<bene. Ascoltami. Io penso di sapere dove sono i tuoi.>>
Mi illumino. Alzo lo sguardo sul suo e la guardo speranzosa. <<davvero?! Andiamo a prenderli allora?>>
<<non è così semplice. Prima dobbiamo trovare colui che gli ha attaccati.>>
<<e come? …chiamiamo la polizia?>> dico io.
<<la polizia non può far nulla, purtroppo. No. Useremo un nuovo marchingegno. Di mia invenzione.>>
La guardo senza capire. <<diana…?>>
Ancora la luce dalla sua mezzaluna e dal nulla appare una sorta di computerino azzurro, con una luna d’orata. <<questo è il D-baddy, un computer in grado di captare ogni segnale negativo. Con questo riusciremo a capire in anticipo dove sono i nemici, così possiamo raggiungerli ed attaccarli.>>
<<waaaa…Diana sei un genio!>> dico, prendendo in mano il computer e guardandolo meglio.
Diana arrossisce. <<esagerata! Comunque… passamelo, così lo azioniamo subito…>> detto fatto, si mette a toccacciarlo e schiacciare tutti i pulsanti su di esso. <<trovati! Ecco, è uno ed è al parco dov’eravamo prima… corriamo Chibiusa-chan.,.. Prima che sparisca!>>
<<si!>>
Corriamo fuori casa, correndo veloce come se ci stessero inseguendo. <<ecco, è dietro l’angolo!>>
<<si!!>> ultimo sforzo e siamo arrivate. <<oh, mio Dio, ma che roba è?>>
Guardo il mostro che ho di fronte: sarà alto quasi due metri, con scaglie di pesce verde oliva, sul sedere, sopra le gambe, una coda da pesce, enorme, e la testa quasi umana.
<<e’ uno Yuoma! Presto, Chibiusa-chan…!>> di nuovo quella luce, e davanti a me appare un ciondolo a forma di cuore con delle lune in oro, con un lucidalabbra rosa chiaro con la luna d’orata. <<trasformati! Aiutami a trovare i tuoi genitori e a salvarli!>>
<<mmmh….Ma…. come devo fare?>>
Diana sorride. <<lo sai già…>>
<<moon Prism Power ! ……..MAKE UP!>> di colpo una luce accecante mi avvolge, e i miei capelli si colorano di rosa, si allungano a dismisura, raccogliendosi in due odango a punta, il mio corpo viene avvolto da stoffa, che forma un vestitino alla Sailor, bianco e rosa chiaro, sul petto e dietro in fondo alla schiena compaiono dei fiocchi rossi, su quello davanti spunta il ciondolo di prima; i miei piedi vengono avvolti da lunghi stivaletti col tacchetto, e con un gesto della mano, sulla mia fronte compare una tiara d’orata.
<<sono la bellissima Guerriera dell’Amore e della Giustizia… Sono Sailor Moon! E ti punirò in nome della Luna!>>
Mi guardo, mi tocco i lunghi capelli, e gli odango in testa, passo le mani sulla divisa, tutta emozionata. Non so perché, ma mi sento come una bambina con un nuovo vestitino! “E…è meraviglioso!” penso emozionata.
<<chibiu-….Anzi, Sailor Moon! Non è tempo di emozionarsi! Attaccalo!>>
<<eeeeeh?! Iooo?! Ma ma…non so come…AAAAAH!>> mi butto per terra per evitare un colpo del nemico. Mi ri-alzo velocemente e corro a nascondermi dietro ad uno scivolo. <<diana! Cosa devo fare??>> dico esasperata. <<nononono! Ho paura! Ho pauraaaaa!!>> mi inginocchio a terra, con la testa fra le mani e chiudo gli occhi già pieni di lacrime.
<<tranquilla, è tutto a posto. >>
<<e’ “tutto a posto”?!>> dico io, saltando fuori dal mio nascondiglio. Velocissimo il mostro cerca di attaccarmi, e salto via. <<dove lo vedi tutto a posto?!>>
<<tranquilla ti dico. Dovresti già sapere come si combatte. E sai perché? Perché tu sei la Guerriera scelta!>>
La tiara sulla mia fronte si illumina, e sento in me nascere una nuova forza. “Si, ce la posso fare!” mi alzo, e inizio a schivare tutti i colpi del nemico, senza scappare come una bambina, e tentando addirittura di attaccare con calci o pugni. Con un abile salto mi porto più lontana da lui, e richiamo la mia arma Lunare, il Moon Stick. <<ora sono guai per te! Dimmi che fine hai fatto fare ai miei genitori o ti finisco!>>
Lo Yuoma si limita a sghignazzare. <<bene. Allora addio, pesce lesso!>>
<<moon Healing ….ESCALATION!>>
Lo Yuoma scompare in un vortice di luce.
Mi ci vollero circa 5 secondi per rendermi conto che avevo sconfitto un “coso” più grande di me in pochi minuti, e che a parte all’inizio non avevo avuto paura. <<ce l’ho fatta! Evviva!>> saltello tutta felice.
<<ben fatto Chibiusa-chan! Sei proprio al degna erede di tua madre!>> sorride Diana.
<<diana…!>> faccio per correre da lei, per mostrarle la mia contentezza, quando dal nulla arriva un spina di ghiaccio tagliente che sta per colpirmi. <<a-attentaaa!!>> grida Diana.
Mi giro, ma sono troppo lenta… Mi colpirà e morirò?... Trattengo il fiato…e…
HOP! Qualcuno mi ha presa al volo e mi ha protetta dal colpo! Alzo lo sguardo e vedo un ragazzo di qualche anno più grande di me. <<stai bene?>> mi chiede.
Arrossisco: ha un bel fisico e gli occhi scuri, i capelli ondulati bianchi con riflessi quasi argentei, sulla fronte un corno d’orato. È vestito di bianco con un un lungo mantello bianco e azzurro. Tutta timida rispondo: <<s-si… Grazie…>>
<<bene…>> sorride, mi aiuta a rialzarmi come solo un vero cavaliere sa fare, mi sorride ancora e poi si volta allontana dosi senza una parola.
<<a-Aspetta!>> Dico, rincorrendolo un po’. << Ti….Ti ringrazio per avermi salvata… Grazie molte! Ma… posso sapere…Chi sei? Perché mi hai salvata?>>
Il ragazzo sorride. <<ogni cosa a suo tempo… il mio nome? Mi chiamo Knigh Dreamer, sono il Cavaliere dei Sogni. Ciao…Sailor Moon…>> e sparisce.
<<”Knigh…Dreamer”…? Che nome bizzaro… non ha molto senso… è un personaggio davvero singolare… Però….è così affascinanteeee!>> metto le mani sul petto con il viso trasognato.
<<sailor Moon…? Sei con noi?>> fa Diana, saltando intorno a me.

Intando, in un mondo parallelo, i nostri nemici stavano confabulando.
<<e quindi… non solo ti sei fatto sfuggire Queen Serenity e King Endimyon… ma ti sei fatto pure sconfiggere da una ragazzina travestita da Sailor Moon?>> dice una voce minaccioso, avvolta dall’oscurità.
<<mi spiace, Sir Black.>> dice un uomo, inginocchiato al suo fianco. <<non me l’aspettavo che avesse ancora un po’ di potere… e la ragazzina… Sailor Moon… ho dei sospetti>>
<<cioè?>>
<<le farò sapere al più presto. Prima devo fare delle ricerche.>>
<<come vuoi. Ma sbrigati. E liberai di quella ragazzina.>>
<<si, Sir Black>>

In cima ad un palazzo che da al parco sono lì, a guardare il panorama. Penso ai miei genitori, alle parole di Diana… e’ cambiato tutto.
<<io sono… Sailor Moon. >>
Salta Diana. <<si! E riuscirai a trovare i tuoi genitori…. E a sconfiggere i nuovi nemici! Ritrovera le tue compagne ed insieme proteggerete la New Princess!>>
<<sento una strana eccitazione, sai? Il mio cuore batte forte… >>
<<hehehe!>>
<<sono pronta! Nemici delle Terra…. TREMATE!>> dico mettendomi in posizione. <<sailor Moon è tornata più forte e più energica di prima! Oooh, yeaah!>>
<<questo è lo spirito giusto!>>

Edited by { Pucca Kuroneko™ - 18/8/2011, 17:53
 
Web  Top
0 replies since 18/8/2011, 16:29   32 views
  Share